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DIOCESI DI BRESCIA - PARROCCHIA REGINA DELLA PACE

ZANANO - NOBOLI

  1. NATURA E FUNZIONI DEL CPP

Cosa è il CPP?

Il CPP è un organo di comunione che, come immagine della Chiesa, esprime e realizza la corresponsabilità dei fedeli (presbiteri, diaconi, consacrati, laici) alla missione della Chiesa, a livello di comunità cristiana parrocchiale.

 

Cosa fa il CPP?

La funzione principale del CPP sta pertanto nel ricercare, studiare e proporre conclusioni pratiche in ordine alle iniziative pastorali che riguardano la parrocchia.

In particolare è chiamato a:

  1. Analizzare approfonditamente la situazione pastorale della parrocchia;
  2. Elaborare alcune linee per il cammino pastorale della parrocchia, in sintonia con il cammino pastorale della diocesi;
  3. Offrire il proprio contributo in ordine alle attività del Consiglio Unità Pastorale (Sarezzo, Zanano, Ponte Zanano), Consiglio Pastorale Zonale e del Consiglio Pastorale Diocesano;
  4. Avere attenzione a tutte le questioni pastorali, non esclusi i problemi pubblici e sociali della comunità, la cui trattazione e soluzione appaiono necessari per la vita della parrocchia.
  5. Le questioni economiche della parrocchia di per se sono di competenza del Coniglio Pastorale per gli Affari Economici (can. 537), tuttavia il CPP sarà interessato a occuparsi anche degli aspetti economici, soprattutto dal punto di vista pastorale. In caso di decisioni relative a strutture della parrocchia, il Consiglio Pastorale è l’organismo che deve indicare le linee orientatrici da adottare, lasciando al Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici l’impegno di occuparsi degli aspetti “tecnici”.

 

Come si svolgono i lavori del CPP?

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale “ha solamente voto consultivo” (can. 536-2), nel senso che la deliberazione consiliare deve necessariamente comprendere il voto favorevole del parroco.

Per parte sua il parroco non si senta, per gravi motivi, di dare la sua approvazione alle proposte votate dai consiglieri, il suo rifiuto (la cui motivazione verrà verbalizzata) non dovrà turbare lo spirito di comunione. Il parroco potrà comunque, salvo i casi d’urgenza, riproporre la questione fino a trovare il punto di intesa.

Qualora poi non venisse ricomposta la comunione operativa, si potrà ricorrere all’autorità superiore, perché con la sua diretta partecipazione aiuti il Consiglio a ritrovarla.

 

  1. COMPOSIZIONE DEL CPP

Da chi è composto il CPP?                                                  

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale intende offrire un’immagine, la più completa possibile, della comunità cristiana parrocchiale.

Sarà pertanto necessario che in esso trovino posto tutte le principali forme o stati o modi di vita cristiana della parrocchia.

Otre, ovviamente, ai presbiteri e diaconi non mancheranno di essere rappresentate le varie forme o stati o modi di vita consacrata operanti in parrocchia (ordini monastici, istituti religiosi e secolari). Saranno poi presenti i principali stili di vita laicale, come ad esempio, coniugi, più stili laicali potranno essere rappresentati da un'unica persona.

La composizione del CPP e le modalità per esprimerlo, salve le stanze sopra espresse, devono adeguarsi alle diverse situazioni delle comunità parrocchiali, più o meno mature al senso della partecipazione, e devono evitare le contrapposizioni e le frazioni solitamente esistenti nelle realtà civili.

In questo periodo, antecedente le elezioni, è necessario predisporre le liste dei candidati per il CPP. Il Direttorio, al riguardo, così recita:

“La lista verrà formata in base a designazione da parte dei membri della comunità o per candidatura personale. Si lascerà un tempo adeguato per la presentazione dei candidati. Già nella formazione della lista si dovrà tener presente un’adeguata rappresentatività, in relazione non solo all’età e al sesso, ma anche ai vari ruoli esistenti nella comunità parrocchiale. Il Consiglio Pastorale deve infatti risultare immagine della parrocchia e pertanto deve comprendere tutte le componenti: ministri ordinati, consacrati e laici. A proposito di questi ultimi, va sottolineato che nel Consiglio devono essere rappresentate le varie condizioni laicali: uomini e donne, giovani e anziani, associazioni, professioni, esperienze, nonché le varie zone, i rioni e le frazioni, i vari ministeri di fatto (lettori, catechisti, educatori di oratori ecc). Il numero dei membri del Consiglio è determinato in base alla consistenza numerica della parrocchia”

 

  1. MEMBRI DEL CPP

Da quanti membri è composto il CPP

- 19/21 Membri (almeno 12 eletti) Per parrocchie tra i 2500 e i 5000 abitanti

 

Chi può essere membro del CPP?

Possono essere membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale coloro che, battezzati e cresimati, abbiano compiuto i diciotto anni e siano canonicamente domiciliati nella parrocchia od operanti stabilmente in essa.

I membri del CPP si distingueranno per vita cristiana, volontà di impegno, capacità di dialogo e conoscenza dei concreti bisogni della parrocchia.

Si preoccuperanno del bene dell’intera comunità, evitando lo spirito di parte e di categoria.

Requisito del tutto ovvio e peraltro assolutamente irrinunciabile è la piena comunione con la Chiesa non solo negli elementi fondamentali della professione della stessa fede e del riconoscimento dei sacri pastori (can.205), ma anche nelle indicazioni autorevoli, dottrinali e pratiche, del momento concreto.

Il Parroco si rende garante che non entrino nel Consiglio Pastorale persone che non abbiano i suddetti requisiti.

 

Quanto dura il CPP?

Il CPP dura in carica cinque anni, per cui i CPP costituiti nel 2020 termineranno il loro mandato nel 2025.

Il Don

don Alberto Cinghia