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Diocesi di Brescia

Parrocchia Regina della Pace

Zanano-Noboli di Sarezzo

 

INVOCAZIONE DI INIZIO

Ti offriamo, Signore


Ti offriamo Signore

il nostro vivere

con tutto il peso

e la gioia dei giorni.

 

Ti offriamo Signore

le nostre mani

molte volte son vuote

ma ricercano Te.

 

Ti offriamo Signore

le nostre croci

il coraggio di amare

dei santi di oggi.

 

Ti offriamo Signore

le nostre forze

perchè il tuo volere

sia in cielo e in terra.

 

 Ti offriamo signore

la vita del mondo

e nelle tue mani

ricominciamo con te.

 

CANTO

 

Dall'aurora io cerco te

fino al tramonto ti chiamo

ha sete solo di te

l'anima mia come terra deserta

 

Non mi fermerò un solo istante

sempre canterò la tua lode

perché sei il mio Dio

il mio riparo

mi proteggerai

all'ombra delle tue ali.

 

Dall'aurora io cerco te

fino al tramonto ti chiamo

ha sete solo di te

l'anima mia come terra deserta

 

Non mi fermerò un solo istante

io racconterò le tue opere

perché sei il mio Dio

unico bene

nulla mai potrà

la notte contro di me.

 

Dall'aurora io cerco te

fino al tramonto ti chiamo

ha sete solo di te

l'anima mia come terra deserta

ha sete solo di te

l'anima mia come terra deserta


 

Salmo 127 (128)

F: Beato chi teme il Signore

e cammina nelle sue vie.

Della fatica delle tue mani ti nutrirai,

sarai felice e avrai ogni bene.

 

M: La tua sposa come vite feconda

nell'intimità della tua casa;

i tuoi figli come virgulti d'ulivo

intorno alla tua mensa.

 

F: Ecco com'è benedetto

l'uomo che teme il Signore.

Ti benedica il Signore da Sion.

Possa tu vedere il bene di Gerusalemme

tutti i giorni della tua vita!

 

M: Possa tu vedere i figli dei tuoi figli!

Pace su Israele!

 

Meditiamo in silenzio...

 

 

 

 

 

 

 

La PAROLA di DIO,

 

Dal Vangelo di Giovanni       21,1-14

Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli.3 Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla.

Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù.5 Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No».6 Allora disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci.7 Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare.8 Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri. 9 Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane.10 Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce che avete preso or ora». 11 Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. 12 Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», poiché sapevano bene che era il Signore.13 Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce.14 Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti.

 

Preghiamo Insieme

 

Ti ringraziamo, Signore, per questo tempo

che ci dai per ascoltare la tua Parola.

Ti preghiamo, o Signore, fa’ di noi degli ascoltatori attenti,

perché nella tua Parola è il segreto della nostra vita,

della nostra identità,

della nostra vera realtà alla quale siamo chiamati.

 

Maria, Madre del Signore,

icona della Chiesa,

fa’ che ti imitiamo

con semplicità, con tranquillità, con pace;

togli da noi ogni sforzo, ansia o nervosismo

e rendici attenti ascoltatori

perché nasca in noi il frutto della fede.

 

Te lo chiediamo, Madre,

per il nome del tuo Figlio glorioso,

che regna in mezzo a noi,

nella nostra comunità,

nella Chiesa di tutti i tempi,

nel mondo, nella storia,

per tutti i secoli dei secoli.

Amen. (Carlo Maria Martini)

 

 

  1. La nostra vita… in rete

Il brano evangelico ci dà uno spaccato di vita quotidiana. I discepoli hanno già incontrato il Signore che ha cambiato la loro vita, così come noi già siamo immersi nella relazione a due che ci ha cambiati. C’è il lago che è il luogo del lavoro, della vita di ogni giorno con le sue gioie e le sue fatiche, il lago che non viene affrontato da soli: la pesca in barca è fatta sempre insieme ad altri (i discepoli sono in sette). Ecco che questo luogo diviene pure metafora di comunità.

Nella nostra vita, attorno al nostro essere coppia, c’è una trama delle relazioni. A volte queste reti sono liberanti, altre volte soffocanti.

Anche la coppia vive in rete. Molte volte siamo disturbati dalla vita quotidiana che porta dentro la nostra relazione fatiche, tensioni e difficoltà. I nostri stessi progetti futuri sono condizionati dalla vita quotidiana, dalle nostre famiglie, dagli amici, dalle difficoltà economiche.

 

Per la nostra riflessione

  • Come coppia siamo capaci di metterci in rete con chi ci sta attorno o limita il nostro essere coppia?
  • Insieme sappiamo costruire relazioni nuove o ognuno le vive in modo individuale?
  1. Il fidanzamento tempo di ricerca, scoperte, discernimento

Il lago può essere visto anche come specchio d’acqua in grado di riflettere gli sguardi che lo fissano, così come la quotidianità dello stare insieme come coppia aiuta a comprendersi meglio, aiuta a riconoscersi per quello che si è realmente.

Il fidanzamento è, infatti, tempo di conoscenza. L’incontro con l’altro è una vera rivoluzione perché il rapporto è profondamente coinvolgente; non solo io conosco l’altro, ma conosco aspetti nuovi di me stesso. Mi accorgo giorno dopo giorno che ho tante potenzialità che l’amore del partner fa venire alla luce, ad esempio divento dolce, intraprendente, simpatico, capace di discorsi profondi, ma mi rendo pure conto di avere anche dei lati oscuri, fatti di gelosia, intolleranza, impazienza.

Proprio perché vissuta nella quotidianità la ricerca chiede la virtù della pazienza, che possiamo definire come la capacità di coniugare i valori col tempo, senza pretendere tutto e subito. Atteggiamenti da curare sono l’accoglienza e la fiducia, come capacità di far posto all’altro; il dialogo e la comunicazione, come strade privilegiate per il confronto.

 

Per la nostra riflessione:

  • Riesco a guardare in faccia l’altro per quello che è, anche nella sua quotidianità?
  • Che atteggiamenti mi aiutano a vivere meglio la quotidianità della mia relazione di coppia?
  • Come la nostra quotidianità è evoluta in questi anni che stiamo insieme?

 

  1. “Senza di me non potete far nulla”

Il brano evangelico ci consegna alcune indicazioni precise che potremmo raccogliere nella frase di Gesù: “senza di me non potete far nulla”. Il messaggio è preciso: la pesca dà frutto non perché i pescatori sono abili ma perché c’è la presenza di Gesù risorto. Il Signore rende quindi efficace ogni azione del discepolo.

Il Signore sembra dirci che se sono importanti tutte le reti, prima fra tutte quella col partner, è basilare mantenersi in rete con Lui.

Per rimanere in rete col Signore ci sono la preghiera, l’Eucaristia domenicale, l’ascolto e il confronto con la Parola, la confessione… Sta alla come coppia capire come coniugare queste dimensioni del credere con il vivere a due.

 

Per la nostra riflessione:

  • So riconoscere la presenza di Dio nelle scelte compiute nella nostra vita ed in particolare nelle vicende di coppia che stiamo vivendo oggi?
  • Il fatto di essere credenti dà un volto diverso alla vostra convivenza? Come?
  • Quali strade quotidiane nel nostro rapporto di coppia ci portano a cercare e riconoscere il volto di Dio?
  • Riflessione personale e di coppia

Il Signore vi dona del tempo per sostare di fronte alla Parola.

State un po’ di tempo da soli per poi incontrarvi a condividere le risonanze della Parola.

Leggete di nuovo il testo, riprendete i punti della meditazione e sceglietene solo pochi. Non si può far tutto. il Signore è accanto a voi e vi tiene per mano perché sia un momento di grazia.

 

viene consegnato un cartoncino per esprimenre una vostra riflessione….una preghiera che dicano in breve ciò che dà pienezza e bellezza alla vostra esperienza, di coppia.

 

Preghiamo assieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

 

  1. “In quella notte non presero nulla”.
  2. Confortaci, Signore, quando sentiamo il peso della frustrazione e della sconfitta.

 

  1. “Gesù disse: gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete”.
  2. Parlaci, Signore, e indicaci la direzione giusta per il nostro impegno.

 

  1. “Quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!»”.
  2. Fa’ che sentiamo la forza del tuo amore, Signore, così da poterti riconoscere nella nostra vita.

 

  1. “Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare”.
  2. Donaci la prontezza della fede, Signore, per affidarci a Te senza troppo esitare.

 

  1. “Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce”.
  2. “Beati gli invitati alla cena del Signore!”: sei Tu che nutri la nostra fede.

 

Condividiamo le preghiere delle coppie.

 

  • Gesto simbolico

 

CANTO

Dove due o tre sono riuniti nel mio nome

io sarò con loro, pregherò con loro,

amerò con loro perché il mondo venga a Te,

o Padre, conoscere il tuo amore è avere vita con Te.

 

Voi che siete luce della terra, miei amici,

risplendete sempre della vera luce,

perché il mondo creda nell’amore che c’è in voi.

O Padre, consacrali per sempre e diano gloria a Te.

 

Ogni beatitudine vi attende nel mio giorno,

se sarete uniti, se sarete pace,

se sarete puri perché voi vedrete Dio,

che é Padre, in Lui la vostra vita gioia piena sarà.

 

Voi che ora siete miei discepoli nel mondo

siete testimoni di un amore immenso,

date prova di quella speranza che c’è in voi,

coraggio, vi guiderò per sempre, io rimango con voi.

 

Spirito che animi la Chiesa e la rinnovi,

donale fortezza, fa’ che sia fedele,

come Cristo che muore e risorge perché il regno

del Padre si compia in mezzo a noi che abbiamo vita in Lui,

si compia in mezzo a noi che abbiamo vita in Lui.

 

  • Padre Nostro

Il Don

don Alberto Cinghia