I Novissimi:
Morte, Giudizio,
Inferno, Paradiso

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La morte è la pietra di paragone del nostro atteggiamento nei confronti della vita. Le persone che temono la morte, hanno paura della vita. E’ impossibile non avere paura della vita con tutta la sua complessità e i suoi pericoli se si ha paura della morte… Se temiamo la morte, non saremo mai pronti a prendere rischi estremi; lasceremo trascorrere la nostra esistenza da codardi, prudentemente e con timidezza. Solo se sappiamo affrontare la morte, darle un senso, una collocazione, se sappiamo determinare la nostra posizione riguardo ad essa, diverremo capaci di vivere senza timore e facendo uso di tutte le nostre capacità. ( A. Bloom).

I “Novisssimi”- la morte, la vita eterna, il paradiso e l’inferno- sembrano temi dimenticati, eppure per la Chiesa sono le “realtà ultime, definitive”, in stretta relazione con le nostre domande più profonde: da dove veniamo, chi siamo, dove andiamo? La Scrittura narra il lungo dialogo tra Dio ed il suo popolo, un dialogo che può dare senso alla morte, nell’attesa del giorno del Signore in cui Dio farà giustizia e manterrà la sua promessa di vita piena, descritta con immagini umane, come un giardino, un banchetto, uno sposalizio, un incontro d’amore… Per i cristiani, Gesù Cristo è il compimento di tutte le Scritture: in lui, il giorno del Signore si fa prossimo, comincia già oggi, e si realizzerà completamente alla fine dei tempi, quando tutta la nostra esistenza sarà trasformata, trasfigurata nell’incontro con il Signore , “Dio dei vivi e non dei morti… perché tutti vivono in Lui”.

Il nostro approccio a questi temi fondamentali non sarà pertanto un approccio erudito… ma un riflettere insieme perché la nostra fede e la nostra speranza diventino più vive. La nostra vita e il nostro morire siano illuminati da Gesù Risorto.